domenica 6 dicembre 2009

I compagni


Ma uno dopo l’altro, ancora impietriti dall’orrore,
Li risvegliava l’affetto e li faceva parlare
Sapendo, in quella pena, che c’era molto da fare
Perchè non fosse inutile Perchè vivesse ancora
Dieci creature sole, senza dei a portar doni
Di genio o d’eroismo nella notte feroce:
E una dopo l’altra prendono la parola
Consigliando i compagni, inghiottendo il dolore,
decidendo con calma ciò che faranno insieme
Sapendo che lo faranno, fra dieci anni o domani
E che in questo se stessi resta un uomo e il suo dono

Riccardo Orioles, Allonsanfan
  • Stumble This
  • Fav This With Technorati
  • Add To Del.icio.us
  • Digg This
  • Add To Facebook
  • Add To Yahoo

Creative Commons License
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
 
I Siciliani di Giuseppe Fava è un blog pubblicato sotto licenza Creative common
theme by Introblogger